La regione Marche è un territorio appetibile per la mafia a causa della sua posizione strategica al centro dell’Italia, con collegamenti nord-sud che agevolano gli spostamenti criminali. In questa zona, si registra la presenza di affiliati alla ‘ndrangheta calabrese, alle cosche catanzaresi, crotonesi e reggine.In provincia di Ancona, è stata condotta una vasta operazione che ha rivelato come alcuni imprenditori si fossero rivolti a soggetti mafiosi per risolvere problemi aziendali. Nel febbraio 2019/2020, è stato arrestato un cittadino albanese trovato in possesso di 7 kg di marijuana e cocaina, oltre a strumenti per il confezionamento delle dosi.Nell’ambito dello smaltimento illecito di rifiuti, i carabinieri hanno portato a termine l’operazione “Rahell”, conclusa ad aprile con l’arresto di 12 imprenditori italiani. Per quanto riguarda finanziamenti e appalti pubblici, una società è riuscita ad aggiudicarsi un finanziamento europeo di 95.000 euro attraverso una truffa realizzata con atti pubblici falsificati.A Fermo, sono stati segnalati criminali marocchini, tunisini e nigeriani, mentre a Macerata sono stati avvistati marocchini e albanesi. In provincia di Pesaro-Urbino, sono attive bande criminali, e la provincia di Ascoli Piceno è interessata principalmente dal traffico di stupefacenti provenienti dall’Albania.
Attraverso questo articolo, ho compreso che la mafia è presente anche nel mio territorio, le Marche, e che, in realtà, si trova ovunque. Ho anche capito che, nonostante la città di Ancona possa sembrare tranquilla, non è detto che lo sia, poiché persone legate alla mafia potrebbero arrivare in qualsiasi momento.