NELLE MARCHE CI SONO FIGURE
LEGATE A’NDRANGRETA E CAMMORRA

ANCONA – E’ stato presentato la Relazione semestrale della Dia, (Direzione investigativa
antimafia) un’analisi accurata sulla presenza delle mafie in tutto il territorio.
Guardando alla Regione Marche, in cui “il porto di Ancona rappresenta un rilevante scalo per
il traffico internazionale di veicoli e passeggeri ed uno dei primi per movimentazione delle
merci”, si evidenzia come il territorio per la sua capacità imprenditoriale, “potrebbe essere
potenzialmente attrattivo per la criminalità organizzata.
Gli analisti della Dia, prendendo come riferimento le attività di contrasto della polizia, eseguite
nel corso degli anni, mettono in evidenza che “non si rilevano elementi che facciano
presupporre un radicamento di organizzazioni criminali di tipo mafioso.
La presenza della camorra – si legge nella relazione – risulterebbe marginale ma coinvolta,
mediante la gestione da parte di soggetti campani alcuni legati a sodalizi criminali, nel traffico
di stupefacenti”.
Diverso il discorso se si guarda alla criminalità straniera con soggetti provenienti dall’Albania,
dalla Nigeria, dalla Romania e dall’Afghanistan che “sono riusciti a ritagliarsi propri spazi nel
settore dello spaccio degli stupefacenti, nonché nei reati contro il patrimonio” con lo spaccio
di droga che costituisce la principale attività illecita.
Sul punto sono state ricordate le operazioni nei territori di Pesaro, Urbino, Ancona e Macerata. Nel
Fermano, invece, è stata segnalata l’operazione “Undergrodund” del 6 marzo 2023 in cui Carabinieri di
Fermo hanno tratto in arresto 8 persone

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