Anni di indagini. Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza coordinati dalla procura di Brescia. Nel mirino i rapporti tra i componenti locali della famiglia di ‘ndrangheta Tripodi e la criminalità. Ma anche imprenditori e politici. Lunga la lista dei reati: estorsioni, traffico di armi e droga, ricettazione e usura, scambio elettorale politico mafioso.
Alla famiglia si rivolgevano in tanti. Imprenditori per ottenere protezione e fatture false e frodare il fisco. Criminali locali per avere il via libera sul territorio. Politici. Ai domiciliari Giovanni Acri, ex consigliere comunale a Brescia con Fratelli d’Italia, Mauro Galeazzi, ex assessore con la Lega a Castel Mella.
Ordinanza di custodia anche per suor Anna Donelli. Secondo gli inquirenti teneva i collegamenti, tramite pizzini, con i componenti della famiglia fuori e dentro le carceri bresciani alle quali aveva accesso.