L’inchiesta DDA (Direzione Distrettuale Antimafia) riguarda un’indagine sulla criminalità organizzata, focalizzandosi su un gruppo che segue un rigoroso “codice d’onore” per chi entra a farne parte. Il Gip (Giudice per le indagini preliminari) ha evidenziato come questo codice sia essenziale per il controllo e la coesione del gruppo, che impone regole severe su lealtà e obbedienza, oltre a comportamenti violenti contro chi tradisce o infrange le leggi interne. L’inchiesta ha messo in luce come il gruppo operi in modo ramificato, spesso coinvolgendo attività illecite come il traffico di droga, estorsioni e il riciclaggio di denaro, e come sia riuscito a infiltrarsi in settori legali per mantenere e ampliare il suo potere. Il “codice d’onore” diventa così un mezzo per garantire il silenzio e la protezione reciproca tra i membri, rendendo difficile l’azione della giustizia.

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