Nel video che ho scelto, un giornalista – Sandro Ruotolo – esegue delle indagini sulla mafia siciliana intervistando alcuni componenti di famiglie di celebri mafiosi del posto. Ci troviamo a Siracusa, dopo la morte del vigoroso Riina, ed è qui che i clan si stanno riorganizzando in modo brusco e violento, perché adesso oltre ai così detti “picciotti” mandati segretamente per spacciare sostanze stupefacenti, sono sempre più paurose le minacce dei nuovi boss (anche Avola e Vittoria) nei confronti dei giornalisti.
Qui la preda è Paolo Borrometi, sotto minaccia da diversi anni, che non si è mai arreso in quanto il suo compito è quello di diffondere le notizie della città. Un secondo fattore nato ultimamente sono le “bombe carta”, come suggerisce la parola stessa sono delle bombe (12 in pochi mesi) fatte esplodere per vendetta o per guadagno personale (illegale) in negozi, ristoranti, locali e altri.. e le automobili incendiate come “avviso” o faida, addirittura quella del sindaco perché aveva messo in cattiva luce la mafia. Gli spacciatori riescono a guadagnare una cifra elevata ogni giorno, che traballa dai cinquecento ai mille euro in meno di due minuti di lavoro, tuttavia i boss sono costantemente in pericolo per le violenti liti per le piazze di spaccio (Bronx, via Algeri, via Italia, la Tonnara). Il video termina con l’appuntamento del giornalista e del consigliere comunale di Avola, Salvatore Guestella, che conferma l’amicizia o rapporti con ex carcerati e mafiosi, nonostante la sua strada nella politica.
Personalmente questo video mi è piaciuto in primo luogo perché rappresenta la realtà dei fatti e in secondo luogo perché fino a prima non ero a conoscenza di come le mafie comunicano con noi e con il mondo esterno e ho trovato davvero interessante le informazioni date dal giornalista e da chi è stato intervistato, dunque mi informerò maggiormente. Per trovare questo video ho inserito nella barra di ricerca di YouTube: Riina, paura e spaccio.