Le mafie, nel loro immaginario e nella narrativa tradizionale, sono spesso associate a un “codice d’onore” che regola i comportamenti interni e le relazioni con l’esterno.

Questo codice si basa su valori come la lealtà al gruppo, il silenzio (omertà), la vendetta e il rispetto delle gerarchie.

Tuttavia, questo presunto codice d’onore è in realtà uno strumento di controllo e manipolazione, finalizzato a mantenere l’ordine interno e l’autorità dei capi.

Nei fatti, le mafie violano costantemente i principi etici e morali, dimostrando che il loro vero obiettivo è il profitto e il potere, non il rispetto di un’autentica etica.

Guarda il contenuto
Guarda gli altri contenuti di Antonella Pa