La mafia ha un suo personale codice d’onore su cui tutti i membri si basano, ma che ovviamente è conosciuto solo in parte, grazie ai pentiti, a documenti confiscati e indagini della polizia.
Ogni famiglia mafiosa basa i propri valori su fiducia e rispetto non solo verso il loro boss, ma anche verso le donne e gli altri membri della famiglia.
Parlando di onore, un altro elemento fondamentale sono i ruoli all’interno di ogni famiglia mafiosa. In cima alla piramide troviamo il boss, o capo famiglia, il punto di riferimento a cui tutti devono il massimo rispetto.
A seguire troviamo il vicecapo, il consigliere, il capo decina, i soldati e infine l’avvicinato, un aspirante mafioso che viene messo alla prova per capire se è degno o meno di entrare a far parte del clan.
Nel 2007 fu sequestrato a un boss mafioso una sorta di decalogo con le regole da seguire:
1. Non ci si può presentare da soli ad un altro amico nostro, se non è un terzo a farlo.
2. Non si guardano mogli di amici nostri.
3. Non si fanno comparati con gli sbirri.
4. Non si frequentano né taverne e né circoli.
5. Si ha il dovere in qualsiasi momento di essere disponibile a Cosa nostra. Anche se c’è la moglie che sta per partorire.
6. Si rispettano in maniera categorica gli appuntamenti.
7. Si deve portare rispetto alla moglie.
8. Quando si è chiamati a sapere qualcosa si dovrà dire la verità.
9. Non ci si può appropriare di soldi che sono di altri e di altre famiglie.
10. Non può entrare in Cosa nostra chi ha un parente stretto nelle varie forze dell’ordine, chi ha tradimenti sentimentali in famiglia, e chi ha un comportamento pessimo e che non tiene ai valori morali.