Quando ho letto la biografia di Paolo Borsellino, ho scoperto che questo magistrato ha lottato contro la mafia.
Per la prima volta nella storia italiana, ci fu un maxi processo con più di 300 condanne formalizzate!!!
I mesi dopo il giudice visse come un “condannato a morte”.
La morte lo attese in via D’Amelio il 19 luglio 1992.
Uno dei fatti più misteriosi è quello dell’AGENDA ROSSA , una sorta di diario per Borsellino dove segnava eventi e cose di lavoro importanti.
La portava sempre con sé, anche il giorno dell’attentato era nella sua borsa, in via D’Amelio.
Dopo la sua morte l’agenda non fu più trovata!!!
Le indagini sono state piene di falsi pentiti, confessioni e condanne ribaltate.
Nelle 1865 pagine i giudici affermano che questo è stato “uno dei più gravi depistaggi della storia giudiziaria italiana” che coinvolge uomini delle istituzioni.
Mi ha sconvolto sapere che la mafia fa affari e alleanze con i politici all’interno dello Stato Italiano, forse proprio per tale motivo l’agenda rossa è sparita.