IL RUOLO DELLA DONNA
ALL’INTERNO DELLA MAFIA
Le organizzazioni criminali di tipo mafiose sono tradizionalmente di tipo maschiliste.
All’interno di Cosa nostra , n’drangheta la donna assume diversi ruoli …da vittima , da protagonista , da moglie del boss , da madre di un boss…
Per lungo tempo fino agli anni novanta il ruolo della donna all’interno della mafia è stato sottovalutato e che non fosse in grado di compiere reati di tipo mafioso.
Il comportamento e il ruolo che la donna assume è diverso anche in quale tipo di mafia si fa riferimento.
Cosa nostra e n’drangheta non permettono l’ingresso della donna nei rituali di affiliazione.
Cosa nostra ritiene la donna inferiore perchè “prova dei sentimenti”.
Ma in entrambe è forte il legame di sangue che qui la donna riesce ad acquisire maggiore rilievo.
A loro viene dato il compito di trasmettere ai figli le regole dell’organizzazione , quello che è giusto fare per essere dei buoni mafiosi.
Quando l’educazione riguarda il figlio maschio si basa su modelli e codici culturali ritenuti idonei a divenire mafiosi.
Valori come l’omertà , l’obbedienza a Cosa nostra
Mentre per quanto rigurda la figlia femmine l’educazione si basa sulla subordinazione femminile all’autorità maschile.
Molto spesso assumono il ruolo di comando quando il marito , il fratello o i figli sono detenuti in carcere.
A volte riescono ad ottenere ruoli di comando in alcuni commerci e traffici.
Una delle donne mafiose più famose è Teresa De Luca Bossa che nella criminalità organizzata napoletana ha raggiunto un posto molto importante ed è poi stata arrestata nel 2000 e sottoposta al regime del 41bis.