Il video parla dell’arresto di Giuseppe Pacilli considerato uno dei latitanti più pericolosi d’Italia e un importante esponente della SCU, un’organizzazione mafiosa pugliese.

Era ricercato per gravi crimini, tra cui associazione mafiosa ed estorsione. Nonostante la latitanza, sembra che continuasse a gestire le attività del clan.Ho scelto questo contenuto ascoltando la descrizione di Pacilli come uno dei latitanti più pericolosi d’Italia e mi ha suscitato curiosità, spingendomi a sapere di più del suo ruolo. in questo video trovo di interessante gli sforzi e l’operazione dell’autorità che sottolinea quanto sia cruciale catturare dei singoli mafiosi per indebolire un’organizzazione mafiosa.

“Sottovalutiamo le mafie?”(SOTTOTEMA)
Si perchè l’operazione che ha portato alla cattura di Pacilli dimostra che le mafie, anche meno note come la SCU, sono organizzazioni potenti. La cattura di Pacilli evidenzia anche come, nonostante gli sforzi delle forze dell’ordine, le mafie continuano a operare con grande capacità e quindi il fatto che Pacilli gestisse ancora attività criminali indica che la loro influenza è spesso sottovalutata.

“Le mafie comunicano?”
Sì, infatti la mafia continua a comunicare all’interno con messaggi cifrati, all’esterno con messaggi simbolici, oppure attraverso un impatto mediatico, infatti le mafie, pur restando silenziose, sono consapevoli dell’effetto che hanno i media.L’arresto di Pacilli da un lato mostra infatti il successo dello Stato, e dall’altro la forza che rimane dell’organizzazione che resiste e opera nonostante le operazioni contro di essa.

Parole chiave:BOSS-LATITANTE-SCU
Ho utilizzato youtube e fanpage ed è stato abbastanza facile.
È utile vederlo perché fornisce informazioni per comprendere la complessità delle mafie italiane e il lavoro necessario per contrastarle.Lo consiglierei ai giovani della scuola.Mi è rimasto impresso che il boss riesce a continuare a comunicare e vorrei approfondire la struttura e l’attivita della SCU.

Guarda gli altri contenuti di Giacomo Pa