Il “codice d’onore” della mafia si riferisce a un insieme di regole non scritte che governano il comportamento dei membri di organizzazioni mafiose. Questo codice stabilisce i principi di lealtà, rispetto, e silenzio (la famosa “Omertà”), tra gli altri. Pur essendo un concetto ampiamente mitizzato e semplificato dalla cultura popolare, il codice d’onore non è un documento formale, ma piuttosto una serie di aspettative morali e comportamentali che i membri devono seguire. Alcuni degli aspetti più noti includono:
Omertà: Il principio di non collaborare mai con le autorità, mantenendo il silenzio riguardo alle attività illecite dell’organizzazione. Denunciare è considerato un tradimento e punito severamente.
Lealtà e rispetto: La lealtà tra membri è fondamentale, e la disobbedienza o il tradimento sono considerati gravi affronti. Il rispetto è dovuto nei confronti dei superiori (capi o boss), ma anche nei confronti degli altri membri, e la gerarchia deve essere rispettata senza eccezioni.
Vendetta: La vendetta è vista come una parte essenziale del rispetto e dell’onore. Se un membro della mafia viene tradito o offeso, la vendetta è spesso considerata giustificata.
Non intromettersi in affari esterni: Ogni famiglia mafiosa ha il suo territorio e i suoi affari da gestire. Un membro non deve interferire nelle questioni che non riguardano direttamente la propria famiglia o clan.
Protezione delle famiglie: La protezione della propria famiglia (sia intesa come gruppo di parenti, sia come clan mafioso) è una priorità assoluta. Questo implica anche l’impegno a difendere il gruppo contro eventuali minacce esterne, sacrificando la propria vita se necessario.
Stile di vita e immagine: L’immagine di una vita rispettabile e onorevole è molto importante. Nonostante siano coinvolti in atti di violenza e illegalità, i membri di una mafia cercano di presentarsi come persone rispettabili nella comunità, a volte anche facendo opere di beneficenza o mantenendo rapporti con le istituzioni.

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