Questo video è un’intervista al famoso scrittore Roberto Saviano, impegnato da anni nella lotta contro la criminalità italiana, per parlare del suo saggio “Donne di mafia”.
Nell’intervista l’autore parla di come la mafia, per quanto possa sembrare contraddittorio, sia fatta anche di donne. Arriva a dire che ci sono anche casi di vere e proprie “donne-boss”,che danno vita e struttura ai clan, perché come Saviano dice, senza le donne, i clan scomparirebbero.
Nella maggior parte dei casi, poi, le donne non entrano nei clan per loro spontanea volontà, ma perchè le donne, come ben si sa, sanno tenere i segreti, e quindi meglio adescarle per farle entrare nei clan e usarle come strumento per tenere la latitanza segreta.
In particolare l’autore si sofferma sulla storia di Maria Concetta Cacciola, donna importante nella storia della ‘ndrangheta, costretta a sposarsi a 13 anni con un membro di un clan rivale alla sua famiglia per mantenere un patto di alleanza.
Davvero una storia tragica,perchè mostra come le mafie possano costringere donne innocenti ad assumersi un sacco di pressione, stress e traumi e di avere paura anche di fare la minima denuncia, restando così invischiate nella pece, nell’inchiostro che quella piovra della mafia rilascia, contagiando tutti e tutte e portando molte di queste persone ad andare incontro a finali terribili, come quello di Maria Concetta, che in preda a tutti questi traumi e travagli si toglie la vita.
Non ho potuto guardare tutto il video perchè troppo lungo, ma quei 10 minuti che ho visto mi hanno portata a riflettere di quanto la mafia sia così scaltra e ingenua da compiere gesti orribili pur di avere potere e stringere alleanze, soprattutto a svantaggio di donne e bambini.