La mafia nelle Marche, come in altre regioni italiane, ha avuto una presenza storica meno visibile rispetto ad altre zone del paese, come la Sicilia, la Calabria o la Campania. Tuttavia, ciò non significa che l’influenza criminale organizzata non sia mai stata presente nella regione.
In particolare, negli ultimi decenni, si è registrata una crescente presenza di mafie in alcune aree delle Marche, legata soprattutto a traffici di droga, estorsioni e infiltrazioni nell’economia locale. La criminalità organizzata nelle Marche ha visto un aumento della presenza della ‘Ndrangheta calabrese e della Camorra napoletana, ma anche della mafia siciliana, sebbene in modo meno prominente.
Le Marche sono state un crocevia strategico per le attività mafiose, dato che la regione è situata lungo la costa adriatica e ha buoni collegamenti con il centro e sud Italia. Le città di Ancona, Pesaro, Fano e Macerata sono state osservate con attenzione dalle forze dell’ordine per attività legate alla criminalità organizzata, che ha cercato di infiltrarsi nell’economia legale, soprattutto attraverso settori come il traffico di rifiuti, l’edilizia e altre attività imprenditoriali.
La lotta contro la mafia nelle Marche è stata sostenuta da diverse operazioni delle forze dell’ordine, con l’arresto di esponenti mafiosi e l’intervento di polizia e magistratura per scoprire e smantellare i gruppi criminali infiltrati nel territorio. Nonostante la mafia non abbia mai avuto un controllo esteso come in altre regioni, l’attenzione e la vigilanza rimangono elevate per prevenire la sua espansione.
La mafia nelle Marche, come in altre regioni italiane, ha avuto una presenza storica meno visibile rispetto ad altre zone del paese, come la Sicilia, la Calabria o la Campania. Tuttavia, ciò non significa che l’influenza criminale organizzata non sia mai stata presente nella regione.
In particolare, negli ultimi decenni, si è registrata una crescente presenza di mafie in alcune aree delle Marche, legata soprattutto a traffici di droga, estorsioni e infiltrazioni nell’economia locale. La criminalità organizzata nelle Marche ha visto un aumento della presenza della ‘Ndrangheta calabrese e della Camorra napoletana, ma anche della mafia siciliana, sebbene in modo meno prominente.
Le Marche sono state un crocevia strategico per le attività mafiose, dato che la regione è situata lungo la costa adriatica e ha buoni collegamenti con il centro e sud Italia. Le città di Ancona, Pesaro, Fano e Macerata sono state osservate con attenzione dalle forze dell’ordine per attività legate alla criminalità organizzata, che ha cercato di infiltrarsi nell’economia legale, soprattutto attraverso settori come il traffico di rifiuti, l’edilizia e altre attività imprenditoriali.
La lotta contro la mafia nelle Marche è stata sostenuta da diverse operazioni delle forze dell’ordine, con l’arresto di esponenti mafiosi e l’intervento di polizia e magistratura per scoprire e smantellare i gruppi criminali infiltrati nel territorio. Nonostante la mafia non abbia mai avuto un controllo esteso come in altre regioni, l’attenzione e la vigilanza rimangono elevate per prevenire la sua espansione.