in ogni organizzazione mafiosa c’è un codice d’onore, il quale afferma, ad esempio. che donne e bambini non si toccano. In realtà non è così: infatti se un mafioso si pente, il codice non viene più considerato e, pur di fermare il pentito, la mafia dapprima minaccia la famiglia e poi l’aggredisce senza pietà. Questo è il caso di Giuseppe Di Matteo, ragazzino di 12 anni rapito con l’inganno di due mafiosi travestiti da poliziotti, i quali gli confessano che il padre lo aspettava. Da quel momento la vita di Giuseppe si “ferma”. Viene portato da un rifugio all’altro finché all’età di quindici anni viene strangolato e poi bruciato con l’acido. Perché bruciarlo, non bastava ucciderlo? No la mafia è esigente e punisce chiunque non rispetta il codice senza guardare in faccia chi punisce, anche donne e bambini, i quali hanno solo la colpa di essere mogli o figli di un mafioso che una mattina si sveglia e decide di pentirsi di tutto il male che ha fatto. Pertanto voglio dire che i mafiosi rispettano il codice d’onore finché si obbedisce al boos, se qualcuno si ribella il codice viene cancellato e la mafia minaccia, e addirittura uccide senza tregua per far capire chi comanda. Non si commuove alle lacrime dei bambini, alla loro innocenza, alla loro tenera età, la mafia è senza cuore pensa solo a raggiungere il proprio traguardo togliendo “di mezzo” chiunque prova a fermarla.

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