Questo video è stato ricavato da uno spezzone di un’intervista di ‘LA 7’ fatta a Gratteri. In quest’intervista Gratteri spiega come le mafie comunicano nel presente (attraverso i social) e come comunicavano nel passato. Al contrario di quello che si pensa, ovvero che la mafia è omertà ed è nascosta, essa è sempre stata esposta a tutti, ad esempio attraverso le processioni, le ristrutturazioni di edifici… tutte azioni svolte in modo illecito, losco e illegale. Ora però, le mafie, comunicano attraverso i social, ad esempio, i video in cui le persone mostrano le loro ricchezze, invitando così le persone ad andare con loro nella strada dell’illegalità. Gratteri aggiunge che le mafie comunicano sia attraverso delle piattaforme digitali, create per loro da hacker rumeni e tedeschi, che attraverso l’utilizzo di telefoni a loro dedicati, dal costo di circa 3500€, con cui parlano tra di loro senza essere scoperti. Tutto ciò perchè la polizia giudiziaria italiana non è in grado di intercettare le comunicazioni effettuate con questi livelli di tecnologia molto avanzati, a differenza di molti altri paesi.