Le mafie sono organizzazioni criminali che compiono atti illegali andando contro lo Stato.Esse sono radicate principalmente in alcune regioni italiane come la Sicilia,la Calabria e la Campania, ma hanno anche ramificazioni globali, in particolare in Europa e in America.
Le informazioni sulle mafie provengono da innumerevoli fonti come libri, documentari e giornali, ma anche da processi giudiziari e testimonianze dirette di chi è stato coinvolto o ha lottato contro di esse (magistrati). I magistrati più importanti sono stati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che furono uccisi dalla mafia in due attentati, sconvolgendo tutto il mondo. Questo affronto fu fondamentale per iniziare questa guerra, combattendo.
I film e le serie tv, ma anche alcuni vecchi spot pubblicitari, tendono a romanzare e drammatizzare le mafie trasmettendoci quindi un immagine completamente distante da quella reale: sebbene le mafie siano molto spietate e brutali, i media ci comunicano invece l’immagine della mafia in maniera affascinante e rispettosa in quanto vengono rispettati vari codici d’onore e regole di onestà.
Nel nostro immaginario sono presenti tantissimi stereotipi sulla mafia, spesso positivi, come il boss mafioso elegante e freddo, quindi figura di tutto rispetto, o i rapporti tra i vari gruppi che dovrebbero rappresentare una grande famiglia unita. Ovviamente questi stereotipi possono indurci a pensare che queste organizzazioni così ricche e potenti siano affascinanti; spetta a noi, quindi, renderci consapevoli rispetto alla finzione di queste idee e attenerci ai fatti reali di sangue e delle operazioni illegali.
In conclusione, le mafie, certamente, comunicano in maniera sia positiva che negativa: positiva perchè non seguendo i fatti reali ci fanno cadere in trappola, facendoci continuare a sostenere gli stereotipi più radicati, dimostrandosi “rispettosi”; negativa perchè sicuramente i reali valori di crudeltà, ingiustizia e brutalità continuano a diffondersi nella società a causa loro.