Le mafie comunicano, ma lo fanno in modo molto diverso rispetto a come lo facciamo noi nella vita quotidiana. La comunicazione mafiosa non è mai trasparente o pubblica, ma avviene in modo segreto e criptato, utilizzando codici, messaggi indiretti e segnali che solo gli appartenenti all’organizzazione riescono a comprendere.

Spesso, la mafia usa il linguaggio del corpo, i gesti, le metafore o anche metodi più sofisticati come intercettazioni telefoniche e comunicazioni criptate.

Un altro aspetto fondamentale della comunicazione mafiosa è il silenzio assoluto su tutte le attività illegali. Le mafie operano in modo molto discreto per evitare che le forze dell’ordine e la società civile possano scoprire cosa accade al loro interno. Inoltre, le mafie possono anche usare i media o altre forme di comunicazione pubblica per mandare messaggi intimidatori o per rafforzare la propria immagine di potere, come nel caso di minacce rivolte a giornalisti, magistrati o politici.

In generale, la comunicazione tra i membri di una mafia serve a consolidare il controllo, a mantenere il silenzio e a coordinare attività illecite, ma è sempre segreta e spesso pericolosa per chi entra in contatto con essa.

Guarda il contenuto
Guarda gli altri contenuti di Giuseppe La