Ho scelto questo articolo perché parla di come la mafia riesce a comunicare con noi attraverso uno strumento ormai conosciuto e diffuso in tutto il mondo: i social media.
In questa “era digitale” infatti le mafie hanno trovato dei modi per reclutare nuovi membri ma anche per truffe come il phishing e il ransomware che sono tecniche che principalmente utilizzano le email dei social. Il più pericoloso è il ransomware dove rendono dati di aziende inaccessibili e che ripristineranno solo con una enorme forma di denaro.
Queste organizzazioni hanno capito che la visibilità e la chiave del loro successo.
Creano profili dove postano foto che rappresentano soldi, potere e agio, con l’uso di tatuaggi, linguaggio gergale, dialetti e doppi sensi che vanno ad attirare l’attenzione di chi guarda e influenzandolo senza che lo sappia.