Nell’articolo si parla di come i mafiosi ritengano importanti i sacramenti in via legale, come matrimoni e funerali. Moltissimi sono, infatti, i casi di matrimoni combinati per accrescere il potere dei singoli clan. Molte volte i capi della mafia devono anche costringere quelli che sono i curati che provano a opporsi a certe unioni, palesemente a fine capitalista e illegale. La Chiesa, come viene citato nell’articolo, ha il compito di “mascherare” quelli che sono i veri scopi delle unioni, non destando sospetti esterni in alcun modo.
La ricerca è stata difficile da fare perché altri articoli riportavano solamente documenti relativi ai matrimoni legali tra clan mafiosi, ma sono proprio questi che mi hanno portata a riflettere a una cosa: questo cosiddetto “codice d’onore” ha davvero così tanto potere di ostacolare i veri legami affettivi?
Le mafie rispettano un codice d’onore?