Le mafie sono numerose associazioni criminali presenti nel mondo che, ancora al giorno d’oggi, possono essere ritrovate in diversi ambiti e luoghi nonostante la grande diffusione di immagini e notizie grazie ai media, i giornali, la scuola… . Nonostante ciò, moltissime persone, membri di suddette organizzazioni illegali, operano ancora e c’è ancora gente che nega la loro esistenza o che viene scoperta a collaborarci. Purtroppo oggigiorno, soprattutto a causa dei social, moltissime persone (perlopiù giovani stranieri) hanno quest’idea completamente errata delle mafie e delle persone che ne fanno parte. Da anni a questa parte i mezzi di comunicazione hanno apportato un’idea romanticizzata delle mafie, al punto da farle sembrare come qualcosa di positivo, in grado di offrire protezione, onore e supporto economico, mostrando un certo stile di vita stereotipato che affascina in molti. Gran parte dell’immaginario è stato convertito a questa visione delle mafie, il che nuoce alla popolazione, alle vittime e ne favorisce lo sviluppo pensando di poter continuare ad agire indisturbate, in quanto siano quasi idolatrate. Questo fenomeno è soprattutto derivato dalla scarsa voglia da parte della società di informarsi e documentarsi su argomenti attuali. I media, dunque, possono essere tanto utili a denunciare le loro azioni quanto inutili o solo mezzi di disinformazione. Una cosa è però certa sulle mafie: comunicano internamente ed esternamente attraverso codici diversi per collaborare, dividersi compiti e indurre terrore nei cittadini così da farli piegare al loro volere. Nonostante molti interventi da parte delle forze dell’ordine siano stati attuati nel corso degli anni, a meno che non venga scoperta ogni singola persona membro delle mafie (e coloro che ne sono più vicine) e non vengono condannate, a meno che le persone sui social non smettano di romanticizzare queste attività ignorando chiunque provi ad educarle sull’argomento, sarà impossibile annientarle completamente.