Il rapporto tra mafia e lavoratori è una dinamica complessa, radicata nei contesti economici e sociali in cui la criminalità organizzata trova terreno fertile.
La mafia si infiltra nel mercato del lavoro attraverso il capolarato, imponendo manodopera sottopagata e condizioni disumane, soprattutto in agricoltura e nei cantieri. Nei grandi appalti, controlla assunzioni e lavori tramite corruzione e intimidazioni, spesso a discapito della sicurezza dei lavoratori. In contesti di povertà e disoccupazione, la criminalità offre lavoro illegale come unica alternativa, creando un circolo vizioso di dipendenza. Contrastare questa realtà richiede più tutele, legalità e interventi concreti per garantire dignità e sicurezza ai lavoratori.