La brama mafiosa nel settore agroalimentare si palesa anche nei grandi Mercati Ortofrutticoli. Un interesse tossico che si fonda su un sistema ampio di relazioni che connettono le mafie con esponenti delle libere professioni e dell’economia, generando un mix che consente la penetrazione in un settore strategico e di condizionare i processi di ristrutturazione e riorganizzazione della filiera agricola. Una rete che si incrocia con la filiera del cibo, dalla sua produzione al trasporto, dalla distribuzione, trasformazione e vendita, e palesa la trasformazione metodologica e simbolica della criminalità. Le mafie si presentano sempre più in giacca e cravatta, e riescono a raccogliere i vantaggi della globalizzazione, delle nuove tecnologie, dell’economia e della finanza.

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