Sì, le mafie comunicano attraverso linguaggi codificati, gesti, simboli e messaggi impliciti, per evitare intercettazioni o tradimenti. Spesso usano frasi ambigue o metafore per trasmettere ordini. Lettere scritte in linguaggi criptici, come i pizzini di Cosa Nostra, sono state storicamente usate per comunicazioni delicate. In tempi moderni, le tecnologie digitali vengono sfruttate, ma con estrema cautela, usando dispositivi anonimi o applicazioni criptate. La comunicazione diretta e personale rimane preferita, tramite incontri in luoghi sicuri e controllati. Tutto è volto a garantire segretezza e minimizzare i rischi di infiltrazione o intercettazione.

Guarda gli altri contenuti di Claudia Pa