Nel video si parla di due persone vittime della mafia, la prima è Aldo Moro e la seconda è Peppino Impastato.
Dell’ultimo se ne approfondisce la storia iniziando dalla morte del padre, Luigi Impastato, un uomo mafioso poiché lo era la sua famiglia e viene sottolineato come sia difficile per qualcuno cresciuto in quel modo abbandonare quello stile di vita.
Si continua annunciando l’atto che portò scalpore a Cinisi ovvero il rifiuto di Giuseppe (Peppino) di stringere la mano a molti mafiosi andati a rendere omaggio al padre deceduto, successivamente c’è un piccolo spezzone dove parla il fratello di Peppino, Giovanni che ribadisce la difficoltà con la quale sono dovuti crescere e tutte le ripercussioni dovute dal comportamento “ribelle” di Peppino che inizia con l’inclusione a Democrazia Proletaria ovvero un partito che raccoglie movimenti extraparlamentari con l’idea di combattere la mafia candidandosi come consigliere nelle elezioni del ’78.
Questo, unito alla radio (RADIO AUT) grazie alla quale Peppino riusciva a divulgare i fatti quotidiani di Cinisi riguardanti la mafia, portò questa a temere per il peggio ovvero che altri ragazzi seguissero il suo esempio perciò a maggio dello stesso anno Peppino fu ucciso.
Il video mi è subito saltato all’occhio perché ne avevamo precedentemente parlato in classe con la docente e mi è sembrato giusto approfondire la faccenda per ricordare e onorare una delle innumerevoli vittime della mafia che hanno fatto la storia.