La musica: strumento per fermare o diffondere la mafia

15 Dicembre 2020

Mi piace molto ascoltare la musica di ogni genere e mi ha colpito scoprire che la mafia utilizza anche questo strumento così diffuso per diffondere i propri principi. Questo mi ha mosso in una ricerca personale su questo argomento perché io in realtà avevo invece ascoltato brani musicali contro la mafia.
La musica è vicina ai giovani e quindi facilmente raggiungibili da questo mezzo per essere influenzati.
Ho iniziato a raccogliere autori e testi di canzoni che si pongono l’obiettivo di sensibilizzare i giovani su questo grave problema raccontando in note la vita di persone che si sono giocate contro la mafia già a partire dagli anni ’90 quando Franco Battiato scriveva “Povera Patria”.
Anche oggi cantanti a noi familiari come per esempio Jovanotti e Fabrizio Moro si fanno porta voci della necessità di fermare il dilagare della mafia.
Ho cercato e ascoltato il testo della canzone di Fabrizio Moro “Pensa”.

L’invito è quello alla riflessione e alla sensibilizzazione contro la mafia. Il focus è sempre sull’ambientazione italiana, in particolare siciliana. Viene cantato il paradosso che lega la bellezza italiana alla sua rovina dovuta alla corruzione.
Richiama la nostra attenzione su “uomini che hanno scritto pagine, appunti di una vita dal valore inestimabile, insostituibili perché hanno denunciato il più corrotto dei sistemi, troppo spesso ignorato”, veri e propri eroi che hanno combattuto con tutte le forze per smascherare e demolire i sistemi corrotti, “uomini o angeli mandati sulla Terra per combattere una guerra”, eroi che combattono in prima linea per fermare violenza e criminalità organizzata.
“ E’ nostra la libertà di dire che gli occhi sono fatti per guardare, la bocca per parlare, le orecchie ascoltano”. La libertà di pensiero e di espressione, la cultura, la memoria del passato e un’adeguata informazione sono i requisiti migliori per combattere la criminalità e costruire una società libera.
Nel ritornello richiama ciascuno a pensare prima di agire, a riflettere, a non farsi condizionare e a non giudicare a priori.
L’obiettivo della mafia è proprio quello di negare la facoltà di pensare ma obbliga ad agire secondo i principi della mafia stessa, imponendo l’omertà che soffoca ogni pensiero. E’ dura la voce di Moro quando canta questo ritornello come a svegliare la ragione di ciascuno
L’ideale di giustizia è ancora lontano dall’essere raggiunto; però, i passi compiuti da questi uomini sono determinanti nella strada che separa l’umanità da questo traguardo. Penso ai giudici Falcone e Borsellino, a don Pino Puglisi. Una società priva di giustizia non è una società libera; l’interesse personale deve necessariamente incontrare un limite in regole uguali per tutti che diano ad ognuno la possibilità di vivere liberamente, senza contrastare o sopraffare gli altri.
Non c’è speranza, senza speranza di giustizia. E in un mondo di ingiustizie, la speranza rischia di diventare un bene alla portata di pochi. Per questo motivo, esponenti del mondo della musica e don Luigi Ciotti, fondatore di “Libera” si sono uniti per dar vita a un progetto il cui obiettivo è quello di sensibilizzare il popolo italiano nella lotta contro l’illegalità, la corruzione, la criminalità e, più in generale, i comportamenti mafiosi. Parlarne è fondamentale perché, “la mafia uccide e il silenzio pure”.
Musica contro le mafie è una associazione della rete di Libera che da anni, attraverso la musica e i musicisti, porta avanti un impegno “contro” le mafie, la corruzione, i fenomeni di criminalità e chi li alimenta.


Benjamin

Lecco

IIS MEDARDO ROSSO

3D

1 Commento

  • Anonimo
    15 Marzo 2024 11:06

    no

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