Attività consigliate prima della visione del film SELFIE
di Agostino Ferrente
La visione collettiva di un film può essere preceduta da discussioni e approfondimenti.
Questa idea è la base di Schermi in Classe.
Suggeriamo di seguito alcune attività relative al film e ai temi che nei film vengono affrontati.
Ad ogni attività consigliata è associato un simbolo che indica se la proposta richiede la guida da parte di una docente oppure può anche essere svolta in autonomia dalle studentesse.
Legenda:
Attività consigliata per essere guidata dalla docente
Attività consigliata per essere svolta in autonomia
dalla studentessa o facilitata dall’insegnante
COMUNICAZIONE
Cosa accade prima di vedere un film? Perchè decidiamo di vedere proprio quel film?
Sono due i principali strumenti utilizzati per la comunicazione di un film: il poster e il trailer. Sono i mezzi che ci portano a decidere di vedere proprio quel film, ci attirano, stimolano la nostra curiosità. Guardando, scomponendo e discutendo gli elementi possiamo comprendere meglio ciò che ci aspetta nel momento della visione.
Poster
Durata: 30 minuti;
Materiale necessario: accesso a internet e LIM;
Obiettivi
• esercitare gli strumenti di confronto e dialogo tra le studentesse;
• confrontare i diversi immaginari che emergono dalla lettura del poster.
Metodo
L’insegnante spiega l’attività stimolando la libera espressione e confronto tra le studentesse sul poster del film.
Descrizione
L’insegnante, mostrando attraverso la LIM il poster del film Selfie di Agostino Ferrente, introduce la discussione, partendo da alcune domande guida: “cosa vuole comunicare?”; “qual è l’elemento o quali sono gli elementi che ti colpiscono e perché?”; “cosa ti aspetti dal film?”; “cosa vuole comunicare questo film? A chi?”; “con chi andresti a vederlo?”.
Consigli
Per favorire il confronto tra pari si possono condividere all’inizio dell’ora le domande guida e farle porre direttamente dalle studentesse alle loro compagne, iniziando a turno per arrivare a una discussione libera tra tutte.
Lo svolgimento è suggerito in combinazione all’attività successiva, relativa al trailer, confrontando ciò che scaturisce dall’analisi dei due strumenti di comunicazione.
Trailer del film
Durata: 30 minuti;
Materiale necessario: accesso a internet e LIM;
Obiettivi
• esercitare gli strumenti di confronto e dialogo tra le studentesse;
• confrontare i diversi immaginari che emergono dalla visione del video.
Metodo
L’insegnante spiega l’attività stimolando la libera espressione e il confronto tra le studentesse sul trailer del film.
Descrizione
L’insegnante, mostrando attraverso la LIM il trailer del film Selfie di Agostino Ferrente, introduce la discussione, partendo da alcune domande guida: “cosa vuole comunicare?” ; “qual è l’elemento o quali sono gli elementi che ti colpiscono e perchè?” ; “cosa ti aspetti dal film?” ; “cosa vuole comunicare questo film? A chi?” ; “con chi andresti a vederlo?”.
Consigli
Per favorire il confronto tra pari si possono condividere all’inizio dell’ora le domande guida e farle porre direttamente dalle studentesse alle loro compagne, iniziando a turno per arrivare a una discussione libera tra tutte.
Lo svolgimento è suggerito in combinazione all’attività precedente relativa al poster, confrontando ciò che scaturisce dall’analisi dei due strumenti di comunicazione.
A PROPOSITO DI…
La visione di un film stimola emozioni, pensieri, ricordi esogni. E’ interessante, già prima della visione del film, introdurre i temi principali e riflettere su questi per facilitare la costruzione di un punto di vista articolato e complesso: questo è il cuore di Schermi in Classe!
Il film Selfie di Agostino Ferrente ruota attorno al tema della rappresentazione della memoria. Condividiamo alcuni video che avvicinano all’evento cardine della storia, l’omicidio di Davide Bifolco al Rione Traiano di Napoli. I contenuti selezionati restituiscono il metodo di ricerca proprio di Schermi in Classe, l’utilizzo di parole chiave, fonti e linguaggi diversi per avvicinarsi a un contenuto. Non sono gli unici video su questo tema! La ricerca non si ferma mai!
Di seguito presentiamo due attività di ricerca per stimolare le studentesse a mettere in relazione le tematiche affrontate dal film con il proprio contesto di vita.
La durata delle attività è variabile: si può decidere di visionare e discutere alcuni o tutti i materiali selezionati. La decisione spetta della classe!
Rispetto alla visione dei video, si consiglia di partire dalle frasi, dalle parole o dalle immagini che hanno maggiormente colpito le studentesse. Si consiglia di svolgere le proposte didattiche successivamente a una discussione in classe sul tema e di far seguire a queste un momento di sintesi e restituzione.
Video correlati
Ascanio Celestini racconta Davide Bifolco
“Io non ero con lui. Mi costituisco, ma ho paura”
(Official video)
La sorella Ilaria: “Ho reagito così quando l’ho visto”
Durata: a partire da 30 minuti;
Materiale necessario: accesso a internet, computer;
Obiettivi
• ampliare la tematica del film approfondendo alcuni aspetti;
• confrontare i diversi immaginari che emergono dalla visione dei video.
Metodo
La studentessa, guardando uno dei video, sceglie autonomamente una questione da approfondire, stimolando il confronto con il resto della classe.
Descrizione
La studentessa sceglie uno dei seguenti video da visionare, soffermandosi sul messaggio principale: “cosa vuole comunicare?”; “qual è l’elemento o quali sono gli elementi che mi colpiscono e perché?”, “cosa mi aspetto dal film?”. La studentessa scrive, a seguito della visione del video, una parola chiave per riassumerlo, una frase o delle immagini (anche scegliendo un frammento del video) come strumenti per elaborare un pensiero personale da condividere con gli altri studenti. L’insegnante, nel suo loro di facilitatore, stimola il confronto, provando a fare emergere opinioni diverse o concordi con la proposta principale.
Consigli
Per favorire il confronto tra pari si possono condividere le suggestioni che le domande guida hanno suscitato con altre compagne, iniziando una discussione libera tra tutte.
Rappresentazioni di memoria
Durata: a partire da 30 minuti;
Materiale necessario: accesso a internet, computer e fogli di carta;
Obiettivi
• contestualizzare il tema della rappresentazione della memoria nelle storie conosciute;
• far emergere il proprio immaginario sulla memoria.
Metodo
La studentessa riflette, contestualizzando un aspetto del film e collegandolo al proprio vissuto.
Descrizione
La studentessa, a partire da alcune domande guida, ricerca e racconta la storia di una persona, diventando promotrice di pratiche di memoria attiva. Si può decidere di raccontare per iscritto, con disegni, registrando un audio, scattando foto o montando un video.
Le domande guida sono le seguenti: Chi è la persona che hai deciso di raccontare? Perché hai deciso di condividere la sua storia? Dove si possono trovare informazioni su questa persona? Perché è una storia poco o molto conosciuta? Chi dovrebbe conoscerla? Come puoi contribuire a far conoscere questa storia?
Consigli
Per favorire il confronto tra pari si può svolgere la ricerca con altre compagne e si possono condividere le suggestioni che le domande guida hanno suscitato, iniziando una discussione libera tra tutte.
Un quartiere della tua città
Durata: a partire da 30 minuti;
Materiale necessario: accesso a internet, computer e fogli di carta;
Obiettivi
• contestualizzare la narrazione di un luogo nelle strade e nelle persone che si frequentano ogni giorno;
• far emergere il proprio immaginario su un territorio e un quartiere.
Metodo
La studentessa riflette, contestualizzando un aspetto del film e collegandolo al proprio vissuto.
Descrizione
La studentessa, a partire da alcune domande guida, racconta i luoghi di un quartiere della propria città. La rappresentazione di luoghi passa attraverso le persone che li abitano e i fatti che avvengono.
Si può decidere di raccontare per iscritto, con disegni, registrando un audio, scattando foto o montando un video.
Si può arricchire la narrazione cercando film, serie e videoclip girati nel quartiere e/o canzoni che ne parlano.
Le domande guida sono le seguenti: Chi sono le persone che abitano il quartiere? Qual è la parte del quartiere che ti piace di più? Qual è la parte del quartiere che ti piace meno? Cosa manca nel quartiere? Cosa cambieresti del quartiere e come? Tu cosa puoi fare per apportare questo cambiamento?
Consigli
Per favorire il confronto tra pari si possono condividere le suggestioni che le domande guida hanno suscitato con altre compagne, iniziando una discussione libera tra tutte.
SUL FILM
Ogni film è fatto di tante piccole parti, visive e sonore, che vengono affiancate l’una all’altra, creando qualcosa di nuovo. Questo lavoro di composizione viene svolto dalla montatrice.
Le montatrici
Durata: 30 minuti;
Materiale necessario: accesso a internet e computer, fogli di carta;
Obiettivi
• approfondire la conoscenza sul lavoro di montatrice;
• riflettere su come viene montato un film.
Metodo
Ogni studentessa cerca informazioni che possano soddisfare la propria curiosità.
Descrizione
La studentessa comincia a riflettere sul ruolo della montatrice in un film guardando il video “Letizia Caudullo: Nei documentari il montatore ha grande libertà creativa”:
Ma cosa fa una montatrice?
Per approfondire questo mestiere del cinema, consigliamo la visione del video “Il montatore, Roberto Perpignani”:
Roberto Perpignani, montatore e docente di montaggio al Centro Sperimentale di Cinematografia, racconta il mestiere del montatore: “Possiamo dire che il montaggio intelligente è sempre un apporto fondamentalmente co-creativo. […] I materiali producono idee”.
Ma la ricerca sul mestiere della montatrice si può ampliare ancora: potete cercare chi sono le montatrici dei vostri film o serie preferite e molto altro!
Consigli
Per condividere le informazioni con altre compagne, ognuna può realizzare una scheda in cui riporta ciò che ha scoperto del lavoro della montatrice.