Intervista a Fabrizio Gifuni

Fabrizio Gifuni si ferma con Schermi in Classe a parlare di Cinema. Dai primi film visti alle diverse modalità con cui oggi ci poniamo davanti alle immagini in movimento. Una riflessione a 360° sul rapporto tra i giovani e l’audiovisivo.
“Il tema dell’epica criminale sulle serie degli ultimi anni non è una cosa che si può liquidare in due parole, né in un senso né nell’altro. Perché secondo me non ha senso dire “i criminali si esaltano e questi film fanno male” esattamente come non ha senso dire “ non è vero, non succede niente”. Insomma la cosa è molto più ambigua, sono vere tutte e due le cose…ai criminali piace moltissimo vedere gomorra, come piaceva moltissimo vedere i film di scorsese. Io ho parlato per motivi di lavoro con diversi criminali che mi hanno raccontato che si esaltavano prima di compiere un’azione e rivedevano quel film piuttosto che l’altro per caricarsi al crimine. E che vuol dire? Che non bisogna fare quei film? No. Però allo stesso tempo forse imporrebbe un ragionamento più profondo che ognuno dovrebbe fare con sé stesso sul senso di responsabilità, sul rapporto etico che hai tu col tuo lavoro. Come racconti certe storie? Come le vuoi raccontare?”.