“Non si toccano donne e bambini, non si guardano le altre mogli, non si frequentano taverne e circoli, bisogna essere sempre disponibili e puntuali, si rispetta la moglie, non può entrare a far parte della mafia chi ha parenti nelle forze dell’ordine o chi non tiene ai valori morali.” In ogni organizzazione mafiosa c’è una gerarchia piramidale: in cima c’è il BOSS, poi a scendere il vicecapo, il consigliere, il capo decina, i soldati e l’avvicinato.”
I mafiosi rispettano il codice d’onore?
La risposta è no, perché se la mafia non tocca né donne e né bambini, come si giustificano le 157 donne uccise e i circa 108 bambini vittime di mafia?
Io penso che queste persone non abbiano né regole, né onore e che non meritino nessun perdono per tutto quello che hanno fatto, che fanno tutt’oggi e che faranno negli anni a venire.
Un esempio del non rispetto del codice d’onore:
Il 23 novembre 1993, nel pieno del periodo delle bombe e delle stragi mafiose, il dodicenne siciliano Giuseppe Di Matteo viene rapito da un gruppo di criminali su ordine, tra gli altri, di Giovanni Brusca, allora latitante e boss di San Giuseppe Jato. L’obiettivo è quello di convincere il padre del bambino, Santino, ex mafioso diventato collaboratore di giustizia, a tacere sugli affari e le azioni della criminalità organizzata. L’11 gennaio 1996, dopo 799 giorni di prigionia, il bambino viene strangolato e il suo corpo sciolto nell’acido
Ho scelto questo video perché trattava proprio del caso di questo bambino. Purtroppo non siamo a conoscenza di tutti i casi simili. Credo che non sia giusto che non si facciano alcuno scrupolo a commettere crimini simili per tutelarsi.
Ho trovato questo video sul sito fanpage cercando “ bambino ucciso dalla mafia”