Se le mafie rispettano davvero un codice d’onore, allora perché, ogni anno, muoiono decine di innocenti solo in Italia? Ho trovato questo articolo di Libera, un’associazione contro le mafie, cercando “21 marzo” su internet. L’articolo parla di una giornata importante: 21 marzo, Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. La Giornata nasce dal dolore di una madre, che ha perso il figlio durante la strage di Capaci; nessuno, però, si ricorda il suo nome, e la sua identità sembra essersi persa. La madre di Antonino Montinaro, caposcorta di Giovanni Falcone, chiese piangendo a don Luigi Ciotti, durante la commemorazione del primo anniversario della strage, perché nessuno parla di lui ed i suoi colleghi Rocco e Vito, conosciuti semplicemente con il nome “i ragazzi della scorta”. Da quel giorno, ogni anno in una città diversa dell’Italia si fa un elenco di tutti civili e gli innocenti che hanno perso la vita a causa della mafia. Ad oggi si ha la certezza di 1009 vittime innocenti in Italia, tra cui 119 donne e 122 minori di cui 85 bambini con meno di 14 anni. 509 delle vittime è rimasta senza giustizia.
Graziella Accetta e Antonio Domino sono gli intervistati di questo video ed i genitori di Claudio Domino, un bambino che morì a 11 anni dopo essere stato sparato in mezzo agli occhi. Dal 1986, i genitori cercano di ottenere giustizia per lui e per tutti gli altri bambini che ogni anno muoiono a causa della criminalità. È anche il caso di Giuseppe Di Matteo, figlio di Santino Di Matteo. Santino è un pentito di mafia che decise di collaborare con lo Stato, e che per questo fu punito: Totò Riina ordinò di rapire suo figlio e di scioglierlo nell’acido, un atto che i mafiosi pensano sia assolutamente giusto, ma che a noi dovrebbe far capire quanto loro non siano affatto onorevoli, ma anzi dei criminali che devono essere puniti.