Ho trovato questi due video molto interessanti, e ne consiglio la visione, in particolare riguardo quello riguardante Buscetta.
Nel codice d’onore della mafia troviamo le famose regole da rispettare, che non permetto l’uccisone di donne e bambini. Queste, però, sappiamo tutti non essere state considerate in molti casi. La mafia ormai è causa di moltissime morti di questo tipo, nascoste, però, dallo stesso termine per cui non dovrebbero avvenire: “onore”. L’onore dell’organizzazione mafiosa, non quella morale. Quella tipologia di onore, che evita lo smascheramento di molti membri della mafia e che quindi da priorità all’organizzazione piuttosto che alla moralità che questa dice di avere.
Una di queste morti è quella di Rosalia Pipitone. Lei ha un boss mafioso come padre, che dopo aver scoperto la relazione della figlia con il cugino, non esita ad ordinare la sua uccisione: “Un delitto d’onore per salvare quello della famiglia”. Il secondo esempio, più rude, è quello del figlio di Santino Di Matteo, Giuseppe, ucciso per evitare che il padre collaborasse con la giustizia.
In conclusione, è facile capire che come una donna o un bambino può essere ucciso per il bene della mafia, tutto ciò che il “codice d’onore”, su cui la mafia si dovrebbe basare, prevede può essere tralasciato per il bene di questa. Dunque non si potrà mai essere sicuri dell’esistenza di un codice se questo può essere infranto in molti casi.
L’onore, piuttosto, dovrebbe essere attribuito a una personalità come Buscetta, che da subito non è mai voluto entrare negli affari più interni di Cosa Nostra. Nella sua vita, dopo l’uccisione di alcuni figli e di molti altri parenti, rivela moltissimi segreti della mafia, collabora con Paolo Borsellino e tenta il suicidio per proteggere la proprio famiglia, quella reale, non legata alla mafia…questo, forse, è da considerarsi più onorevole in un uomo.