Tante storie, diverse vicende che fanno capire che il cosiddetto codice d’onore, se esiste, non viene rispettato.
Questo video, infatti, racconta le vite stroncate di bambini e ragazzi, vittime innocenti, morti per mano mafiosa: Nicola Campolungo di 3 anni ucciso nella macchina del nonno (che dopo è stata bruciata) con un colpo di pistola; Giuseppe di Matteo (soprannominato il cagnolino) soffocato e bruciato nell’acido a soli 11 anni; Domenico Gabriele, di 12 anni (soprannominato DoDò) che, mentre stava giocando a calcetto con suo padre, fu ucciso da un fuoco incrociato insieme a molte donne; Annalisa Durante, uccisa per errore a 14 anni durante un agguato; Maria Angela a Salone a 9 anni per un errore; Nicholas Green di 7 anni assaltato perché la macchina di famiglia ricordava ai mafiosi un furgone di gioielli.
Solo alcune delle innumerevoli storie che smentiscono la regola: ‘‘non uccidere bambini e donne’’, infranta perché qualcuno aveva visto qualcosa che non si doveva sapere.
Ma noi dovremmo sapere e, grazie alle vittime e alle loro famiglie che continuano a chiedere giustizia, possiamo conoscere la verità della mafia nella speranza che, prima o poi, i mafiosi colpevoli siano arrestati.