La Corte di Cassazione ha annullato “con rinvio” due condanne dell’inchiesta Minotauro sulla presenza della ‘ndrangheta nel Torinese. La sentenza riguarda due imputati: uno è Francesco D’Onofrio, ex militante di Prima Linea che secondo l’accusa era entrato nella criminalità organizzata di matrice calabrese. Condannato a dieci anni, aveva sempre respinto l’accusa: “Io dissento totalmente dalla mafia”.
Il secondo imputato è Francesco Tamburi, titolare di una pizzeria di Grugliasco (Torino), il quale era salito nella scala gerarchica della ‘ndrangheta fino alla carica di “capo società”. Anche lui si era sempre professato innocente. Le condanne di D’Onofrio e Tamburi furono le prime ad essere pronunciate dal tribunale di Torino nel quadro dei procedimenti in cui si articolava Minotauro. La militanza in Prima Linea aveva portato D’Onofrio ad essere arrestato negli anni Ottanta. In seguito si sarebbe avvicinato alla criminalità organizzata.
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