Per la realizzazione di questo contenuto ho combinato insieme le seguenti parole “beni confiscati” “Canavese” e “forza”. Il risultato è stato questo video, che mi è piaciuto molto e ho voluto sceglierlo. Si tratta della villa Marcella di Levrano, a San Giusto Canavese, in provincia di Torino. Il precedente proprietario della struttura era Nicola Assisi, nato a Grimaldi nel 1958 e trasferitosi in Piemonte negli anni ’80 e già era a carico di condanne per estorsione, lesioni personali, furto e armi. La condanna che fece sì che la villa venne confiscata risale però al 2000 e riguarda l’associazione per traffico di stupefacenti e la produzione di essi. Ad Assisi vengono dati 16 anni di carcere, pena già ridotta di un terzo per il giudizio abbreviato. L’appello, concluso nel 2002, riduce la pena a 14 anni e 4 mesi, sentenza confermata in Cassazione nel 2007. La confisca definitiva del bene arriva nel 2011. Nel frattempo N.A. riprende la sua attività arrivando a diventare uno dei broker di cocaina al servizio della ‘ndranghetista di Volpiano e narcotrafficante di fama mondiale”, assassinato nel 2002 in una faida intestina. Successivamente Assisi viene nuovamente arrestato il 27 agosto 2014 a Lisbona ma riesce poi a fuggire e dopo due anni di latitanza viene arrestato nel 2017 nel lussuoso attico in Via Monte Ortigara 11 a Torino dove si nascondeva. La Villa in strada vicinale Cosa a San Giusto, isolata e protetta da telecamere a circuito chiuso, era una sede italiana dell’organizzazione. Durante l’operazione Pinocchio viene compiuta una persecuzione della villa, dalle 4 del mattino alle 19 di sera. Grazie a un georadar si trovano quasi 4 milioni di euro in contanti, in parte seppelliti in giardino in buste sottovuoto dentro una tanica di latta. Sarebbero secondo gli inquirenti soldi che arrivano dagli emissari calabresi come pagamento e devono partire per il Sudamerica. Si scopre che ha un nascondiglio a misura dell’uomo ricavato dietro un termosifone e 36 orologi preziosi tra cui 26 Rolex, D.S., residente a San Giusto, sarebbe tra coloro che curavano le esigenze degli A. in assenza del capo. Nicola Assisi viene successivamente arrestato in Brasile nel 2019 insieme al figlio P, viene estradato in Italia nell’estate del 2021. La villa è strutturata su due piani. un seminterrato ed è circondata da un ampio giardino con porticato. Sul retro si trova un box auto e sul lato sud un cortile. Sul retro si trova un box auto e sul lato sud in cortile. La villa, quando fu sgomberata, era completamente circondata da una siepe molto alta (3/5 metri) e protetta da più di dieci telecamere a circuito chiuso. Dal 2011 trascorrono più di sei anni durante i quali il bene, nonostante fosse stato confiscato definitivamente, rimane occupato dai familiari del condannato. Nel giugno del 2018 la villa rimane gravemente danneggiata in un attentato incendiario. Negli anni successivi inizia un percorso articolato che si conclude con un protocollo per il recupero della villa. La Regione Piemonte mette a disposizione un contributo per la ristrutturazione dell’immobile. L’immobile viene assegnato alla cooperativa ProGest, che da marzo 2021 inizia ad attivare un’iniziativa di coabitazione sociale per persone con disabilità, che si accompagna ai campi estivi di Estate Liberi e ad attività di orto didattico. Il 15 Luglio del 2021 la villa viene dedicata a Marcella di Levrano, ragazza vittima innocente di mafia e testimone di giustizia. Quindi per rispondere alla domanda le mafie sono visibili sul mio territorio, si assolutamente, anche se io non abito a San Giusto, ma è comunque abbastanza vicino a casa mia e penso proprio che la mafia esista sul mio e in generale sul territorio italiano.