In questo video Giampaolo Manni e Carmine Benincasa, con l’aiuto di un bracciante agricolo della provincia di Foggia, attraverso un telecamera nascosta, documentano il caporalato, il sistema di lavoro nero con il quale le mafie sfruttano milioni di migranti africani per raccogliere pomodori o altri prodotti dei campi. Il caporalato purtroppo è un fenomeno molto diffuso da Nord a Sud, in tutta Italia. In modo incontrollabile l’attività criminale delle mafie si infiltrata nelle aziende agricole italiane, dominando non solo la produzione ma anche il trasporto, lo smistamento in mercati e supermercati e i prezzi dei prodotti ortofrutticoli che da questi terreni ne derivano. La malavita obbliga i braccianti ad accettare condizioni di lavoro estreme, di vera schiavitù e senza protezioni e dispositivi di sicurezza li costringe a lavorare per oltre dieci ore al giorno per meno di tre euro all’ora, senza mai una pausa, neppure per bere un po’ d’acqua. Vengono trasportati nei campi, ammassati in vecchi furgoni, costretti anche a pagare cinque euro al giorno all’autista per il trasporto. nei campi sono maltrattati, offesi, insultati e minacciati di non avere lo stesso lavoro il giorno dopo se non mantengono ritmi a dir poco impossibili.
Ho scelto questo video perché ho provato una profonda tristezza nel vedere come degli esseri umani vengono schiavizzati da altre persone e ho capito che le mafie distruggono la vita a tutti. Questo video ci permette di vedere come le mafie non danno lavoro, ma schiavizzano alte persone. Dare lavoro in fatti significa dare dignità al soggetto, rispettare, tutelare e garantire i diritti del lavoratore. La mafia al contrario non tutela niente e nessuno, se non se stessa, sfrutta i lavoratori e toglie loro ogni diritto, minacciando con la violenza chi prova a ribellarsi alle loro imposizioni. Ho trovato questo video cercando su YouTube le parole “mafia”, “lavoro”, “caporalato” e guardando i vari video che mi sono comparsi, p stato interessante scoprire che il caporalato è un reato penale ed è un agire mafioso, fondato sulla violenza e sull’omertà.
Sarebbe bello che questo video venisse visto da adulti e ragazzi, per poter capire quanta sofferenza provoca la mafia, quanto essa sia disumana con le persone più fragili, come i migranti.
Di questo video mi hanno colpito moltissime cose; in primis le immagini dei migranti trasportati come schiavi nei vecchi furgoni, le loro mani distrutte dal lavoro atroce, mi hanno colpito le loro parole quando dicono: “quando hai i soldi tutto ti sorride, ma quando non li hai tutto va male”, o quando dicono: ” e per questo chiudo gli occhi e vado a guadagnare qualcosa per aiutare la mia famiglia in Senegal”, o quando dicono ancora: ” Ti senti come uno schiavo, più di uno schiavo. Lavori con una persona che ti chiama maiale, come puoi trovare la forza per lavorare?”

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