La criminalità organizzata è il maggiore ostacolo allo sviluppo economico. Non a un caso, le cinque regioni italiane a tradizionale presenza mafiosa sono le più povere del nostro Paese.
Lla criminalità organizzata influenza l’economia a causa della sempre più diffusa corruzione e dei sempre maggiori finanziamenti privati rispetto a quelli pubblici. Fino agli anni ‘70, la Puglia risultava essere una regione assimilabile a quelle del centro-nord, sia in termini di una positiva crescita economica sia di un ridotto tasso di criminalità. Con l’arrivo di camorristi, ‘ndranghetisti e con l’emergere della Sacra Corona Unita, il quadro economico della regione comincia a cambiare e a calare sempre di più. L’arrivo della criminalità organizzata nelle regioni pugliese è stata favorita da alcuni fenomeni casuali, e altri indotti come lo spostamento del traffico delle sigarette di contrabbando dal Tirreno all’Adriatico e l’arrivo di criminali di stampo mafioso e camorristico mandati in soggiorno obbligato.
In un suo concerto,de Andrè affermò che se nelle regioni meridionali non ci fosse la criminalità organizzata la disoccupazione sarebbe molto più alta.
Quindi dire che le mafie forniscano lavoro non è propriamente esatto dato che in regioni dove è molto affluente ,come la calabria, il tasso di povertà è relativamente molto alto.