Le mafie lavorano nei settori più disparati. Quella con cui ci ritroviamo a dover fare i conti oggi è una mafia nuova, diversa da quella che esisteva in passato, che non vuole più sparare, ma fare affari in uno schema che coinvolge imprenditori e amministratori.
Il video racconta la realtà di troppi immigrati che sono costretti a lavorare in condizioni disumane nei campi di pomodori in mano a caporali e criminali. Si tratta di un giro d’affari di circa 22 milioni di euro a stagione che la criminalità organizzata guadagna nei campi di pomodoro della provincia di Foggia sfruttando i migranti con il sistema di lavoro nero conosciuto come “caporalato”. Per documentare la condizione di questi nuovi schiavi Fanpage.it ha messo una telecamera nascosta addosso a un bracciante, che ha registrato queste immagini esclusive all’interno delle piantagioni di pomodori. Migliaia di migranti africani sfruttati dai padroni bianchi per un compenso che si aggira intorno ai 4 euro per ogni 2 tonnellate di pomodori raccolti, compenso che viene poi “alleggerito” da una serie di “ritenute” e “stecche” da parte dei caporali e che rende ai lavoratori solamente 15 euro per 10 ore di lavoro giornaliere. Le condizioni di lavoro sono estreme e i migranti sono costretti a viaggiare a gruppi di 30 all’interno di furgoni malmessi e senza assicurazione. Furgoni come quelli che ad agosto 2018 sono rimasti coinvolti in due terribili incidenti stradali, costati la vita a un totale di dodici braccianti. “Andiamo a lavorare per guadagnare, ma non per questo vogliamo morire.” La mafia si è evoluta perché i tempi sono cambiati, ma in realtà le cose sono rimaste immutate perché tutto gira attorno agli interessi dei potenti a discapito dei più fragili; infatti “ Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi” è la frase pronunciata da Tancredi, un personaggio del libro Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, che descrive l’usanza di fingere cambiamenti con lo scopo opposto, di lasciare le cose come stanno. Ho trovato questo video cercando su YouTube le parole “mafia”, “lavoro” e “sfruttamento”.