Alcuni sostengono che le mafie rispettino un codice d’onore, come ad esempio non fare del male a donne o bambini e a persone innocenti. Purtroppo però la storia smentisce queste credenze come nel caso di Giuseppe Di Matteo, recentemente tornato alla cronaca dopo l’arresto del boss Matteo Messina Denaro. Nel 1993, il ragazzo appena dodicenne fu rapito con l’obiettivo di convincere il padre, diventato collaboratore di giustizia, a tacere sugli affari e sulle azioni della criminalità organizzata. Dopo 799 giorni di prigionia, il bambino fu strangolato e sciolto nell’acido.