Nicola Grande Aracri è nato a Cutro, è figlio di un padre allevatore e madre casalinga e aveva anche numerosi fratelli.
Il padre, a causa delle cattive compagnie che frequentava da giovane lo mandò da uno zio a Cirò Marina in Calabria. In quel periodo Nicola Grande Aracri iniziò a frequentare Antonio Dragone.
Negli anni 90’ iniziò a far parte dell’ndrangheta facendo successivamente tanto successo, si fece rispettare in grandi zone della Calabria, dimostrò di essere un bravo organizzatore e un ottimo stratega e portò ben oltre la Calabria gli interessi della famiglia Dragone.
Venne arrestato per possesso di armi da guerra illegali.
Credendo molto in se stesso si distacca totalmente dalla famiglia Dragone e come ultimo “ricordo” fece da testimone di nozze al figlio di antonio Dragone, Raffele Dragone, che venne ucciso mentre il padre era in carcere.
Mentre sia Nicola Grande Aracri e Antonio Dragone erano in carcere ebbero una discussione verbale partita da una frase di Antonio Dragone: “Tu mi vuoi ammazzare che mi stai dando una mano?”
Due omicidi dopo il matrimonio di Raffaele Dragone, Nicola Grande Aracri diventà il centro di potere dell’ndrina cutrese.
Con parte della famiglia Dragone in carcere l’ndrina precipitò in un vuoto di potere da cui ne trasse beneficio proprio Nicolo Grande Aracri che successivamente nel 2020 durante il processo Aemilia venne condannato all’ergastolo come mandante di due omicidi.
Nicola dopo molti anni in cui faceva parte della mafia (‘ndrangheta) si pentì poco tempo fà.