Ho scelto il sotto-tema: “C’è chi si è opposto?”, perché vorrei capire se, in Italia, ci sono ancora oggi delle persone che, come Giovanni Falcone e Peppino Impastato, hanno il coraggio di dire NO alla mafia e rischiare la vita, invece che rimanere in silenzio.
Sono riuscita a rispondere alla mia curiosità grazie alla ricerca che ho effettuato su youtube e che mi ha portata alla storia di Antonio Picascia, uno dei titolari della Cleprin, azienda della Campania, zona del casertano, che in questo video ci fa sentire parte del sua lotta: lui ha saputo dire NO alla Camorra.
Il sogno della sua vita era costruire un’azienda chimica e tutto procedeva per il meglio, quando il 7 gennaio 2007 è iniziata una dura battaglia.
Dei camorristi si recarono in azienda per chiedere un posto di lavoro, ma dopo aver ricevuto un NO sono ritornati chiedendo dei soldi, ma la Cleprin non si è piegata al ricatto e li ha denunciati.
Sono riapparsi dopo qualche tempo, portando il fratello del Boss mafioso della zona, ma anche questa volta Antonio ha avuto la forza di non cedere ai mafiosi le chiavi dell’azienda, ha protetto il sogno di una vita e li ha denunciati. Questa volta la reazione è stata più violenta: hanno deciso di dare fuoco all’azienda.
Poche ore prima, i titolari erano stati ad un convegno con il presidente dell’Autorità Anticorruzione, Raffaele Cantone. Nella notte, i camorristi hanno appiccato le fiamme e raso al suolo i ⅔ dell’azienda.
Anche dopo questa aggressione Antonio non si è piegato, ma ha deciso di combattere e di ricostruire la propria azienda.
Mi ha molto colpito la frase di Antonio: “A chi ci ha cercato di darci un messaggio di morte, noi rispondiamo che siamo qui e non c’è ne andremo”, con poche parole è riuscito a trasmettermi il coraggio, la forza di andare avanti e non abbattersi mai, anche se nella vita ci vengono messe davanti molte difficoltà, alcune che sembrano anche insuperabili.
Questo video si collega al sotto-tema che ho selezionato e, grazie ad esso, ho capito che la Mafia, sì, dà lavoro, anche con uno “stipendio” molto alto, ma è un lavoro illegale, siamo noi a fare la differenza: dicendo di sì e diventare “suoi dipendenti” o dicendo di no ed essere dei cittadini onesti e giusti.
DIPENDE da noi la GIUSTA SCELTA!
Buona visione.
p.s. Durante questa ricerca è salita dentro di me la curiosità di andare a cercare se, in Italia, ci sono state delle persone che hanno avuto paura e hanno ceduto alla Mafia.