Antonio Iovine incominciò presto la sua carriera criminale, difatti il soprannome ’o Ninno (il Bambino) gli venne affibbiato proprio perché venne arrestato in giovane età.
Nel maggio del 2014 decide di pentirsi e di collaborare con la Procura della Repubblica di Napoli ricostruendo il complesso delle attività e dei rapporti del clan dei casalesi,
La provincia di Modena si conferma terra di conquista per la Camorra. I carabinieri di Caserta hanno sequestrato ville e terreni per 2 milioni di euro riconducibili al boss del clan dei Casalesi Antonio Iovine, detto “o’ ninno”, da qualche mese collaboratore di giustizia. Gli immobili, riferisce l’Ansa, si trovano in alcuni comuni casertani e a Nonantola.