Michele Bolognino, considerato re della cosca di ‘ndrangheta Grande Aracri nel reggiano, spaziava dall’edilizia ai trasporti, facendo affari anche nella ristorazione e nei locali notturni.
Uno stratega delle intestazioni fittizie, secondo la procura.
Arrestato nell’ambito del processo Æmilia e condannato a 20 anni e 7 mesi di reclusione.