Ho scelto questo video, perché sono rimasto molto colpito dal suo contenuto (il caporalato) e ho appreso informazioni nuove sull’argomento.
Ciò che riferisco di seguito è legato in particolare ai primi minuti, in cui si presenta l’argomento. Infatti i minuti che vorrei mostrare sono dal 1:00 al 3:40.
La mafia ad oggi schiavizza molte persone, la maggior parte delle quali sono povere. Lo fa infiltrandosi nel mondo del lavoro e utilizzando ad esempio i tirocini o operando nel settore agro-alimentare, attraverso il caporalato. Le persone più soggette al lavoro illegale sono quelle povere sia straniere sia italiane.
Per far sì che esista il caporalato è necessario che ci siano cinque attori chiave:
1) l’AZIENDA AGRICOLA, che utilizza un intermediario, il
2) CAPORALE, che assume i
3) BRACCIANTI, che coltivano e raccolgono frutta e verdura per il
4) CONSUMATORE finale, che nel 70% dei casi compra il prodotto nei
5) SUPERMERCATI.
CAPORALATO = LAVORO ILLEGALE gestito da un caporale.
Per semplificare il concetto ecco un esempio:
dei braccianti a fine giornata si riuniscono in un capannone dove li aspetta un caporale il quale dà la paga giornaliera; fatto questo, decide chi continua a lavorare e chi no.
Il caporale scarta coloro che “fruttano” meno, cioè che portano poco raccolto:
se in una giornata due persone che lavorano raccolgono la prima tre chili di frutta e la seconda uno, il caporale farà continuare colui che ha portato più raccolto, mentre l’altro tornerà a casa.
La mafia mettendo in atto il caporalato consapevolmente commette reati quali l’evasione fiscale, lo sfruttamento dei lavoratori, la clandestinità, lavoro illegale e l’associazione di stampo mafioso.
Proprio su quest’ultimo aspetto i dati sono sconfortanti: nel 2020 la nazione italiana nel PIL non si è ritrovata 211 miliardi di euro (che sono andati nelle tasche della mafia) e nel 2018 i lavoratori che non erano inquadrati regolarmente nel sistema fiscale erano più di 2 milioni.
La mafia che “prende possesso” di queste persone non garantisce loro una vita oltre ad uno stipendio da fame (2 euro al giorno), perché le condizioni in cui lascia questi lavoratori sono vergognose. Non vengono garantiti infatti servizi igienici, acqua corrente e vengono imposti orari di lavoro disumani. I soggetti che subiscono queste “torture” sono i braccianti, che non si possono ribellare.
Quello che mi dà più fastidio di tutto questo è che mi sembra che nessuno faccia niente per impedire questo tipo di cose, lo so che la mafia a qualcuno può fare paura, ma se siamo uniti credo che alla fine la mafia e l’illegalità saranno sconfitte.
Ciò che mi colpisce di più è che ancora nel 2023 ci siano persone che vivono in queste terribili condizioni. Questo argomento per me è molto toccante e penoso:
toccante, all’idea che noi mangiamo il frutto dello sforzo di persone immigrate e non solo che, per guadagnare qualcosa, sono costrette a lavorare più di dieci ore al giorno senza sosta e senza mangiare;
penoso, perché non mi pare giusto che delle povere persone che spesso vengono da Paesi stranieri, siano lasciate al margine della società, sfruttate e rese schiave… oltre ad essere penoso per me questo è anche VERGOGNOSO!
Le parole che ho usato per trovare il video sono “ mafia”, “cibo” e “lavoro”.