Consiglio la visione di questo video a chi, come me, vuole approfondire dove e in quali settori la mafia ha iniziato ad investito, perché Maurizio Catino, docente di Sociologia dell’Organizzazione dell’Università di Milano-Bicocca, spiega in modo semplice le regioni d’Italia in cui è particolarmente presente la mafia.
L’intervista risale al 2014, periodo in cui le principali attività erano diffuse tra Liguria e Lombardia. Afferma che erano presenti 15 “locali”, cioè associazioni che hanno un’organizzazione diversa da quella del Sud, dovuta alle aree di business: ho scoperto che l’ Ndrangheta è più attiva negli lavori pubblici, mentre la Camorra si occupa più di estorsioni e rapine. Quindi, più mafie operano negli stessi territori e investono sia in mercati legali che in quelli illegali: usura, estorsioni, rapine e traffici vari.
Le ricerche sui mercati legali in cui opera l’Ndrangheta rivelano che i settori coinvolti sono per lo più l’edilizia, gli appalti, la logica e i trasporti, una notizia che conferma di quello ho capito vedendo il film “Fortapasc”, in cui il giornalista Siani collega la gara di appalti del suo paese alla collusione del suo Comune con la Camorra.
Sono soddisfatta di questa ricerca perché l’ascolto è piacevole e in soli 3 minuti e 47 secondi spiega bene i concetti, soprattutto conferma il legame che la mafia crea con la politica, forze dell’ordine e imprenditori per poter affermare il suo potere e produrre denaro.