Uno dei modi in cui si può notare l’azione delle mafie sul nostro territorio è proprio attraverso i beni sequestrati e poi confiscati alla mafia.
Questa è la storia di un Casolare con piscina che si trova nel territorio di Palagonia , in provincia di Catania ,che è stato sequestrato dalle mafie nel 2012 e riaperto soltanto nel 2020.
Adesso , quel bene alla Piana di Catania è tra quelli messi a bando dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata . In ogni caso , lo stato non ci può entrare perché risulta ancora occupato. «Oggi dentro non c’era nessuno – spiega l’attivista – anche perché crediamo che sia non il domicilio ma un posto di lavoro. Fino a qualche giorno fa, però, abbiamo avuto la prova che qualcuno stava lavorando su quei terreni con un decespugliatore». A riprendere la scena sono state le telecamere del Tg3.
La cosa più grave è che per anni è stato consentito di tratte un profitto illegittimo da un bene già confiscato alla mafia , grazie a circa 3.000 alberi di arance in un agrumeto curato , e grandi alberi di ulivo coltivati .