Una moltitudine di lavoratori nei più svariati settori, che l’Istat quantifica in quasi quattro milioni. Il valore relativo ai danni nei confronti dell’erario è di quasi 80 miliardi, a fronte dei 192 complessivi dell’economia sommersa. La ricaduta sul prodotto interno lordo è del 4,5%. Va tuttavia precisato che l’Istituto di statistica non censisce i singoli lavoratori irregolari, ma le Ula (Unità di lavoro a tempo pieno), ciascuna delle quali vale ben di più di un lavoratore: se due persone lavorano mezza giornata in nero, valgono per ognuna una sola unità di lavoro a tempo pieno. In realtà sarebbero però due i soggetti da conteggiare come lavoratori in nero. Sempre l’Istat ci informa che nel 2019 l’incidenza del lavoro irregolare ha superato il 15%, con punte che hanno superano il 60% nel caso del lavoro domestico.
Le mafie danno lavoro?