L’organizzazione mafiosa si dota di proprie leggi, codici di comportamento, ruoli e gerarchie.
In generale, non si toccano donne e bambini. Ma, allora, come si giustificano le oltre 170 donne e più di 80 bambini vittime di mafia? E da qui un’altra domanda: “i mafiosi rispettano il codice d’onore?”
Uno dei casi più conosciuti è quello del piccolo Giuseppe Di Matteo, figlio di Santino Di Matteo, collaboratore di giustizia, dove fu rapito, strangolato e sciolto nell’acido nel gennaio del 1996.
Altro esempio, Caterina Nencioni di soli 50 giorni, uccisa dalle bombe di via dei Georgofili, insieme a tutta la sua famiglia e al giovane studente di architettura Dario Capolicchio nel 1993.