Il vice presidente del comitato di quartiere Tonino Mangini in questo video ci illustra che, nelle vicinanze del raccordo anulare di Roma, presso Rocca Bernarda, c’è un angolo di paradiso che apparteneva ai Casamonica. Fino a quattro anni fa qui sorgeva un edificio diroccato che è stato abbattuto e al suo posto, oggi, troviamo un bellissimo campo polivalente, una pista di pattinaggio per i bambini ed un gazebo che è stato demolito e che presto sarà ricostruito.
E’ presente anche una dependance che apparteneva alla villa ed è stata adibita a biblioteca, uno spazio per i ragazzi del quartiere in cui vanno a studiare.
In questa via si trovano quattro abitazioni tutte dei Casamonica, una è rimasta intatta, la prima è diventata una casa famiglia, un rifugio sia per ragazzi o persone disperate che vivono una vita disagiata, la seconda è stata assegnata ad una associazione di genitori con figli affetti da autismo.
La terza è stata ceduta al comitato di quartiere che si riunisce una volta al mese; qui vengono catalogati tutti i libri che vengono donati dalle persone del posto.
Questo edificio non è mai stato abitato dai Casamonica perché è stato sequestrato prima di essere finito e ora è diventato un centro di aggregazione, a vantaggio del bene comune, una piccola luce e una speranza che ci porta a pensare che è possibile innescare il cambiamento.
Dopo aver visto questo video mi sento un pò più sollevata perchè mi fa capire che sono stati compiuti piccoli-grandi passi per cercare di fermare la criminalità e la confisca dei beni e la loro riconversione d’uso è sicuramente uno tra i più importanti. Dopo la visione del film mi sono detta: che bello quando le cose iniziano a prendere un’altra piega.
Tutto quel denaro (non loro) che hanno impiegato in frivolezze come bagni dorati sono qualcosa di stridente rispetto a tutti i sacrifici che alcune persone devono compiere: c’è chi vive in catapecchie, case diroccate e umide, senza luce, senza riscaldamento, in cui rischiano di morire per freddo e fame, quindi è giusto che lo Stato continui a combattere la mafia e a destinare “beni e proprietà” per attività sociali.
Lottare: questa è la parola chiave per restituire alla popolazione ciò che le è stata tolta con loschi affari, per dare dignità e fare giustizia per tutti.
Questo laboratorio e la lotta alle mafie mi hanno sicuramente aiutata a trovare più speranza e a comprendere che ognuno può fare la propria parte, anche piccola, perché è solo goccia dopo goccia che si formano gli oceani.
Le mafie sono visibili sul tuo territorio?