Finire l’esperienza di “Schermi in classe” è stato triste, ma allo stesso tempo coinvolgente, emozionante e bello.
È stato un momento in cui ho imparato, anche da piccole cose, ad aprire meglio gli occhi al mondo e a ciò che mi circonda.
Conoscere la mafia è stata quell’esperienza che non ti aspetti, forse anche perché, a volte viene lasciata in penombra perché troppo vera e crudele; mi ha dato l’opportunità di riflettere su film e particolari, cambiando la mia opinione e il mio pensiero.
Ho approfondito il metodo di ricerca, spingendomi anche a provare nuovi siti, parole chiave e ad aggiungere il mio spirito critico alle ricerche.
Mi è piaciuto veramente molto provare, ricercare, guardare film a tema e spettacoli che davano un senso più stretto al laboratorio.
Non ho trovato nessun punto debole nel corso dei laboratori, avrei solo voluto che durasse di più.
Per me l’aula magna era il posto giusto dove svolgere le attività perché se fossimo stati in altri luoghi non ci saremmo concentrati facilmente.
I temi erano equilibrati ai nostri tempi di lavoro e a mio parere scegliere temi diversi è stato costruttivo. Anche i film e gli spettacoli che abbiamo visto sono stati toccanti, ma davano più realtà a quello che approfondivamo; Il film “I 100 passi” di Marco Tullio Giordana è stato il mio preferito, perché mi hai emozionato e regalato nuove sensazioni.
Porterò tutto ciò che abbiamo fatto sempre con me, perché dona un senso di giustizia al quale anche tu vorresti partecipare, per riuscire a sconfiggere tutti quelli che si sono alleati alla mafia e per rendere onore a tutti quelli che non ce l’hanno fatta.
Ho scoperto tante cose che non sapevo di cui farò tesoro per il resto della vita.
Bellissima esperienza sicuramente da rifare e, magari, da proseguire con la mia classe.

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