La mentalità comune direbbe, quasi in maniera istantanea, si. Essendo la mafia inserita in tutti gli ambiti e strati sociali e lavorativi ha anche la possibilità di “fornire” posti di lavoro, sia che questi siano in attività legali o meno. In realtà, come ci spiega anche Nicola Gratteri nel video, l’unica cosa che importa alla mafia è il suo tornaconto personale e quindi trovare un scappatoia dalla legge e creare un modo per giustificare la propria ricchezza.
Creare concorrenza sleale alle attività che operano nel pieno rispetto delle leggi, creando in molti casi disoccupazione, per il proprio rendiconto non è certo il modo di dare lavoro.