Schermi in classe, per me, è stato un un progetto che mi ha aperto la mente sul mondo e sulla mafia e, attraverso le immagini in movimento, ha saputo ampliare le mie conoscenze sulla criminalità organizzata, un tema a cui ero già interessato e sul quale avevo letto alcuni brani e libri.

Imparare a fare ricerca, inoltre, è stato uno dei punti fondamentali di questo progetto: dove per trovare un video, chiaro, collegato a un tema specifico e anche diverso da quello che avevano proposto i miei compagni, è stata l’occasione per imparare a navigare, per alcune ore; molto impegnativo è stato imparare ad argomentare il video scelto in un testo, dovendo chiarire il mio punto di vista.

Questo laboratorio mi è piaciuto perché è un progetto ben strutturato e precisamente consisteva in un’assemblea aperta dove ognuno poteva dire la sua liberamente. La presenza di tante classi non ha però facilitato lo scambio dei pensieri, perché dovevi aspettare molto tempo con il tuo turno.
Oltre al percorso dei laboratori, lo spettacolo e la visione del film, sarebbe stato bello incontrare i carabinieri del R.O.S e figure giuridiche.

Grazie a questo progetto ho capito quanto la mafia sia brutale, quanti reati e la trama dell’illegalità, che non guarda in faccia a nessuno. Ora il mio senso di giustizia si è rafforzato fino a essere deciso a intraprendere una carriera militare per arrestare i boss mafiosi.

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